sabato 30 gennaio 2016

ITALIA : SEGNALE DI CAPITOLAZIONE , SEGNALE DI SOTTOMISSIONE


ART. Camerata Marco Affatigato.


QUEI BURQA IN LEGNO CHE CI COPRONO DI RIDICOLO INNANZI AL MONDO

Noi, i disdicevoli , i pornografi, gli immorali…noi , gli Occidentali …facciamo atto di contrizione.
Ancora una volta innanzi agli “altri” l’Italia svanisce, si annulla.
Fate attenzione odalische romane, ninfee partenopee, grazie milanesi, deesse sicule e voi tutte figlie italiche di Venere …l’Italia si vergogna di voi. L’Italia , coi suoi grandi artisti inventori della rappresentazione femminile e di guerrieri incarnata in tutte le sue opere, oggi paga la sua spudoratezza passata. I tratti e le attraenze femminili gli appaiono improvvisamente come un attentatoal pudore. Botticelli e gli altri convocati per coprire le loro depravazioni.
Noi, tutti, i pornografi dell’arte , gli immoralil…noi Occidentali , facciamo atto di contrizione : il presidente iraniano viene a Roma ! Rinchiudiamo le statue femminili in burqa di legno , simili a casse da morto. Abbiamo vergogna di ciò che fummo e di ciò che abbiamo dato al Mondo.
Una leggenda dice che il re di Persia come regalo aveva offerto della terra ad un emissario mulmano. Della terra del suo regno, mettendola in un sacco. Il sovrano persiano credeva così di umiliare il rappresentante musulmano dandogli simbolicamente della terra di Zoroastro. Ma così facendo , credendosi spiritoso, il Re invece consegnava il suo Paese ai musulmani.
In Iran , paese iconoclasto, lo studente che disegna un nudo finisce in prigione (insieme al modello/a se c’è ) E ci finisce per molto tempo. Il governo Renzi , morificando la cultura italiana, ha dato credito ad una tale assurdità e creditando , implicitamente, anchi gli atti di stupro e le aggressioni sessuali che hanno avuto luogo a Colonia e non solo. In poche parole : abbiamo sputato in faccia alla nostra cultura millenaria. Ciao libertà ! Ci siamo “sottomessi”. Domani dovremo fare attenzione a come taglieremo i pomodori (che non si formi una croce al suo interno e diventi visibile , così lo vieteremo com’è già vietato in Tunisia) e Barilla od altre fabbriche di pasta non produrranno più paste a forme falliche o piriformi, disturberebbero “l’altro”. “l’altro”. Ancora una volta (e questa volta non è un Sindaco o un Preside di scuola ma il Governo d’Italia) , ancora una volta di più l’Italia svanisce, si annulla davanti « all’altro ».
Via le sanzioni economiche, accordo sul nucleare civile (e militare) , dialogo. Il ritorno dell’Iran sulla scena internazionale non può essere che un segno favorevole, un passo avanti verso la multipolarità, dove tutte le grandi potenze avranno la loro parola da dire aspirando all’equilibrio planetario.
Ma in un “mondo multipolare” che dovrà contare senza un Italia forte e fiera di se stessa, come quest’ultimo atto che l’ha coperta di ridicolo innanzi al Mondo rinunciando alla propria Cultura millenaria per non urtare la sensibilità e il pudore del presidente della Repubblica islamica d’Iran , M. Hassan Rohani. Così il “governo italiano” si è sottomesso prendendo la decisione di “nascondere le bellezze” delle statue antiche delle dee e dei guerrieri nudi . Dei burqa di legno costruiti appositamente. Dhimmitude auto-imposta. Umiliati in casa nostra e umiliati da chi governa il Paese. Fra l’altro una sottomissione auto-inflitta poiché il leader sciita non ne aveva neanche fatto richiesta. La prova : la sua visita in Vaticano senza che le “opere” siano state lenzuolate, né il Cristo nascosto o tolto. Una volta di più l’Italia davanti « all’altro » svanisce, si annulla. Come se essere se stessi non fosse un preambolo indispensabile alla conoscenza « dell’altro ». Come se per celebrare la differenza sia necessario alienare la propria eredità culturale, di sacrificare la propria Storia. Quando è invece esattamente il contrario che è vero. Ma alla dhimmitudine volontaria non c’è fine , come alla stupidità.
Così con l’Italia hanno capitolato gli italiani ! E, purtroppo, per “resistere” ad una invasione bisogna che vi sia almeno una parte che “resiste”. Se una delle parti abbassa lo sguardo , allora è la pace…ma nella sottomissione. Tutto in una parola dello “altro” : dhimmitudine.
Se è necessario finirla con la “cultura della sottomissione” (come i politicamente corretti vogliono imporci) è altrettanto necessario quanto urgente che i “patrioti” la finiscano di trovare scuse per non resistere. Se i “patrioti” non prendono in mano la situazione e non agiscono – perchè dissuasi dalle loro “élites” che gli dicono non essere il momento o per il rischio di essere arrestati e processati dai “guardiani” del politicamente corretto – si troveranno automaticamente incatenati, sottomessi o sgozzati. Facile « accusare » chi governa di essere responsabile dei cambiamenti del nostro modo di vivere , della nostra cultura. Ma questa responsabilità è dovuta anche alla non azione di resistenza di coloro che si definiscono “patrioti” . Non è sufficiente parlare ! E’ il momento di agire. Attendere le elezioni per mettere la scheda elettorale in modo anonimo e tappandosi montanellianamente il naso in un’urna non è un atto di resistenza: è la dissimulazione della codardia quotidiana.
Ditemi chi rappresenta la “resistenza” in Italia ? Ditemi dov’è l’equivalente di un PEGIDA o di un FRONT NATIONAL in Italia ? Perché questi movimenti di resistenza” all’islamizzazione sono nati e vivono in Germania come in Francia ed invece è assente in Italia ? I tedeschi ed i francesi sono forse schiacciati di meno dal « politicamente corretto » o dal sentimento di « colpevolezza » autoinflitto ? I tedeschi ed i francesi non hanno “conquistato” con le armi terre musulmane ? Ma perché la loro “auto-colpevolezza” è meno paralizzante del nostro pentimento coloniale ? Perché noi siamo passivi. E questa nostra passività rende ancor di più impressionante la nostra capitolazione. In nessuna città d’Italia la cittadinanza , gli italiani, i cristiani , si sono mossi per evitare che i nostri simboli di tradizone, cultura e religione venissero nascosti o addirittura tolti perché “disturbano l’altro” e tutto questo con l’autorizzazione dei Sindaci , dei Presidi scolastici e dei Prefetti. Non è questa “sottomissione” ? Sembra che siamo più disposti a soccombere piuttosto che lottare. Le battaglie che portiamo avanti sono quelle dei codardi , dove non si rischia niente , neanche la propria reputazione.


 

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