venerdì 4 luglio 2014

Spartizioni Europee

 


Fonte art. Siamfatticosì

Quello che avviene in ogni  “Paese” democratico, avviene in Europa, dove vengono ripetuti gli atti dei singoli stati membri, dove regna sovrana la cosiddetta democrazia, che esclude il popolo sovrano per far tagliare la torta ai potenti, a quelli che contano. Questa volta più che mai è stato evidente come la volontà del più forte sia emersa sino a fare del pensiero unico la volontà di tutti. Occorreva una persona ancora più sicura di Barroso che potesse garantire a Germania e Francia la continuità della loro politica di imposizione.
Il borioso capetto del governo Italiano, dopo aver scimmiottato, ha ceduto alle lusinghe della cancelliera tedesca che dirige lo scacchiere europeo e lo rappresenta nel mondo. O con me, o contro di me, pertanto il nostro fanciullino piace a differenza di Berlusconi che ama trattare allo stesso livello e forse più.
Secondo la stampa allineata, Matteo, dopo aver scalpitato e fatte registrare le richieste italiane, ha votato per il candidato indicato e decretato dalla Germania e dalla Francia, il lussemburghese Junker. Uomo di apparato in viso alla Germania, già leader nel suo “Paese” ed espressione alta del partito popolare. Un uomo alle quattro stagioni, buono per tutti, quello che piace alla cancelliera, un tipo alla Renzi, capace di fare il principe consorte. Proprio per queste doti la Merkel ha elogiato il capo del governo italiano, descrivendolo come persona di ampie vedute, trascurando la sostanza.
Alla Germania, alla Francia, piacciono le persone duttili, flessibili, diventano scontrosi e deridono chi vuole porsi al loro livello e trattare alla pari. Renzi va bene, quando deve, si arrende e si accontenta come sempre ha fatto l’Italia dal dopoguerra. Al primo segnale di dignità, fai la morte di Craxi o vieni deriso con il plauso del tuo “paese” politico.
L’Italia ha un debito pubblico pesante che non vuole smaltire, ma è stata sempre in quel 3% di limite posto dai cosiddetti grandi dell’europa. Quello che preoccupa, è il debito complessivo dello stato italiano che crea problemi alla stabilità e alla crescita. Renzi è piaciuto perché in 100 giorni aveva detto di capovolgere l’Italia, ma i cento giorni sono scaduti a maggio, sono diventati 1000 e inizieranno da settembre 2014. Una colossale presa in giro, fatta ad alta voce e senza alcuna vergogna. Avrebbe fatto una riforma al mese, ma non ne abbiamo vista neppure una perché le riforme sono nella sua mente, le conosce solo lui. Pensate che per perdere tempo ed arrivare al massimo possibile del suo mandato, ricorre a mezzi grillini, cioè tramite il blog farà esprimere gli italiani sulla riforma della giustizia, che non è, e non sarà, neppure una spolverata su quanto invece si deve fare in questo comparto. Dovrebbe essere laureato in giurisprudenza e non dovrebbe aver conosciuto durante i suoi studi un Signore che si chiamava Alfredo Rocco, sino a ieri in pienissima presenza nella repubblica democratica, inventore oculato dei codici e delle procedure che reggevano il diritto e la giurisprudenza. Se avesse incontrato questo nome sulla sua strada, saprebbe cosa è una riforma. Potremmo dilungarci all’infinito, ma gireremmo la stessa frittata. Renzi ha capito meglio di chiunque altro che agli italiani piacciono le persone come lui, quelle che danno lustro e potenza alla nazione, correrebbero il rischio di essere appesi da qualche parte.
Attendiamo insieme il piano dei 1000 giorni per vedere capovolta, cioè appesa l’Italia. 
 
Noi Italiani, avremmo dovuto cavalcare la tigre del dissenso in questa Europa e comportarci come gli inglesi, ma occorreva tanto coraggio, bisognava prendersi le risate dei capetti di Francia e Germania, bisognava dettare condizioni, minacciare uscite da euro ed Europa, bisognava battere i pugni sul tavolo, forti del fatto che l’Europa senza la sola Italia non esiste. Renzi invece sta elemosinando posti per due suoi compagni di partito e tutto va bene, anche i pesci in faccia.
Renzi al momento ha votato per Junker senza ottenere nulla, quello che racconta sono solo le sue solite chiacchiere che qualcuno della sua parte inizia a non credere più.
Junker non entusiasma, perché ritenuto dagli stessi rappresentanti europei delle passate legislature, persona inconcludente, un politico di poca vista che ha contribuito alla crisi economica, per questo gli inglesi lo hanno combattuto e non votato. Vorremo vedere da vicino il documento mediante il quale l’Italia ha dato il proprio consenso. Speriamo che il consiglio europeo non ratifichi la nomina, ci aspettiamo che chieda giustificazioni al governo inglese su quanto denunciato, facendo seria riflessione sugli argomenti.
Quello che doveva essere uno scontro fra Renzi e la cancelliera è finito a tarallucci e vino, senza metafora.
Speriamo che nei prossimi giorni l’Italia sappia sfruttare il momento di guida europea come stato membro, per poter almeno parlare di immigrazione, perché non se ne può più di sbarchi giornalieri che hanno messo al collasso numerose città italiane e anche i cimiteri di alcune cittadine. L’Italia non può essere lasciata sola in questo dramma tutto europeo e non deve accontentarsi delle promesse economiche fatte proprio da parte del neo commissario Junker, anzi solo per questo non lo avremmo dovuto votare.
In Sicilia, non si riescono a seppellire i morti portati in Italia, non riusciamo a tenere le persone che vengono prese dai loro paesi. Questi clandestini che recitano la stessa parte dichiarando di essere perseguitati politici e di scappare dalle guerre, pagano dai 2000 ai 4000 dollari a testa. Anche queste considerazioni vanno fatte e obbligano ad una analisi su tutti i fronti. I dati, le informazioni, parlano di almeno 4 milioni di persone intenzionate ad entrare in Europa e la porta siamo solo noi, perché gli altri stati europei confinanti sul mediterraneo, non li lasciano passare. A rafforzare queste informazioni è la volontà del prossimo “governo” europeo di nominare un commissario per la gestione delle migrazioni, esperienza già italiana con i danni che tutti conosciamo.
Le guerre in medio oriente vanno fermate e non alimentate, gli stati africani vanno aiutati in loco, le popolazioni devono restare nelle terre di origine. L’Italia è al collasso, non ha bisogno di alcuna manodopera, o meglio di nessuna manovalanza, perché chi bussa alle nostre porte non ha da offrire nulla. Quando noi andavamo all’estero insegnavamo mestieri loro sconosciuti ed abbiamo fatto grandi le nazioni che ci hanno sfruttato, il paragone buonista non regge. Comunque se dopo il 16 luglio si deve proprio fare questo commissario delle migrazioni, occorre fissare plinti e non paletti con tutta l’Europa. Questo dramma italiano deve finire, la maggioranza nutrita degli italiani non ne può più. Basta con le parole per ogni tragedia in mare o per ogni tragedia scongiurata, il vile comportamento dell’europa e la sua latitanza deve finire.
Non ci resta che sperare nella presenza della pattuglia di Salvini in Europa per arginare il falso buonismo politico, l’ipocrisia e lo sperpero del denaro per i milioni di rivoli esistenti.
Dopo aver detto quanto si doveva, un pensiero va comunque alle persone morte e ai politici che hanno la colpa e la responsabilità di queste stragi annunciate. Il governo è inerme e i governi che si affacciano sul mediterraneo colpevoli di menefreghismo, di superficialità e in alcuni casi viltà.
Il governo italiano non è riuscito ad obbligare l’Europa ad affrontare e risolvere questa consuetudine che non è più emergenza, non è riuscito a far rispettare la nostra Nazione e il nostro territorio. Neppure i morti nel canale di Sicilia hanno scosso gli animi, sono sicuri di risolvere ancora una volta la questione con i soldi, con i finanziamenti. Siamo nelle mani di invertebrati incapaci di farsi rispettare, incapaci di alzare la voce, di battere i pugni sui tavoli, di ritirare i propri rappresentanti in seno alle istituzioni europee, sino a quando non saranno prese misure eccezionali con risoluzioni immediate. Pensate che nessuno ha mai tentato di occupare l’aula o il parlamento europeo in segno di protesta civile. A nessuno viene in mente di provvedere con urgenza ad un pattugliamento di polizia unica di frontiera per scoraggiare i viaggi della speranza che non c’è.
“ I vigliacchi dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite sono in grado solo di presenziare ai funerali” (Gasparri), e Forza Italia si accinge a chiedere il blocco dell’operazione navale italiana.
Cosa potrà fare un uomo legato, a cui sono stati fissati i plinti come Junker ?
Il primo ministro britannico sulla nomina di Junker : “ ve ne pentirete” – “è la persona sbagliata”.
Cosa potrà fare il nostro fanciullino borioso, tutto preso dal semestre italiano a completamento della sua personale ascesa al potere : solo chiacchiere su chiacchiere come la richiesta e concessione della flessibilità, non sapendo che per parlare di flessibilità occorre avere stabilità. Pertanto se si raggiunge la stabilità, non occorre alcuna flessibilità. Spero che Renzi non si sia laureato alla Bocconi.
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Di cosa è soddisfatto Matteo, il suo governo e i tromboni del Partito Democristiano ?
Di cosa è soddisfatto Matteo, il suo governo e i tromboni del Partito Democristiano ?
Dopo le consultazioni e le farse postelettorali, sa il Partito Democristiano che i risultati sono negativi, hanno fatto i conti aritmetici, sanno che il 63% degli italiani non crede ad una sola parola di questo sedicente premier, nato dal nulla per volontà extraparlamentari ? 
Speriamo che dopo il balletto europeo delle nomine, si quagli qualcosa di serio.
 

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