Di Riccardo Chezzi.
Due milioni di donne tedesche violentate dai soldati sovietici tra il 1944 e il 1945. E una statua a ricordarle, esposta nel centro di Danzica, a nord della Polonia, dal giovane scultore polacco Jerzy Szumczyk. Abusivamente, tanto che l’autore è stato arrestato ma immediatamente rilasciato. L’opera, però, è stata rimossa.
La statua, intitolata “Komm, Frau” (“Vieni, donna” in tedesco) raffigura un soldato sovietico intento a violentare una donna tedesca incinta, puntandole una pistola sulla fronte.
Fonte art. http://www.qelsi.it
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti dai camerati.