LEGGIAMO E PUBBLICHIAMO!
Fonte La zanzara del web.
http://lazanzaradelweb.
"Le parole di rabbia e sconforto che giungono alla nostra Redazione ma anche al quirinale, le lettere che Giorgio Napolitano non leggerà mai in un suo discorso"
La Parola agli Italiani che nessuno ascolta..
di Luna De Gattis - La voce senza censura.Ridicolo, Vergognoso e a tratti Offensivo, questo in tre parole il discorso di fine anno di Giorgio Napolitano II, presidente e dittatore di questo paese ormai da otto lunghissimi anni. L'apice della presa in giro e della denigrazione del popolo italiano, l'abbiamo avuto quando questo signore ultra ottantenne dallo stipendio d'oro ha letto un paio di lettere che a suo dire gli sono state inviate da alcuni cittadini..
Nelle stesse ore, la redazione de "La Zanzara del Web" veniva inondata da decine di altre lettere, cittadini italiani di varia estradizione sociale, da Nord a Sud del paese hanno scritto a noi quello che avrebbero voluto dire al Monarca che siede al Quirinale. Ne abbiamo scelte alcune, ve ne proponiamo un'estratto. Anche perchè di certo queste non le sentirete leggere dal Presidente, sono troppo scomode..
Marisa, 50 anni di Firenze
Sono una donna vedova, con due figli di 18 e 22 anni..
Per vivere faccio pulizie nei condomini, pulisco bagni, aiuto gli anziani nella loro vita quotidiana. Purtroppo lo stipendio è troppo basso, non basta per pagare l'affitto, le bollette, il cibo ed i vestiti per i miei ragazzi.. Loro non trovano lavoro, perchè c'è sempre qualche straniero che li precede, forse perchè questi "migranti" non hanno alcuna pretesa e dunque piacciono di più ai datori di lavoro.. Nessuno mi aiuta...
Non chiedo un sussidio, non chiedo l'elemosina, non voglio la carità..
Mi piacerebbe dare un futuro ai miei ragazzi, una speranza..
Marco, 25 anni di Cuneo
Mi sono diplomato con il massimo dei voti, non ho fatto l'università perchè la mia famiglia non poteva pagarmi le altissime tasse.. In questi anni ho fatto ogni tipo di lavoro.. I contratti di rinnovano di 6 mesi in 6 mesi, a volte anche meno, poi il nulla..
Vorrei sposarmi, comprare casa, creare una famiglia..
Le banche ridono quando gli chiedo un piccolo prestito per avviare un'attività, non parliamo poi di un mutuo per una casa..
Non vedo un futuro in questo paese.. sto seriamente pensando di fuggire, di trasferirmi altrove, dove i giovani sono valorizzati..
Vorrei che la politica facesse di più per i giovani, vorrei invecchiare in questo paese...
Elisabetta, 18 anni di Piacenza
Avevo 17 anni, un Magrebino senza documenti mi ha stuprata nel parco della mia città.. mi ha rovinato la vita.. era un clandestino, arrivato su un barcone, un poveretto come dite voi politici.. Da allora non sono più riuscita ad uscire di casa da sola, ho paura, piango..
La giustizia non esiste in questo paese..
Vorrei che anzichè pensare a liberare i criminali, l'impegno delle istituzioni fosse rivolto alle loro vittime, i diritti umani di quest'ultime sono stati calpestati.. Non abbandonateci!
Giulio, 75 anni di Torino
Ho lavorato una vita, pagato tasse e contributi.. Oggi vivo con 800€ al mese di pensione.. L'Affitto mi porta via la metà, poi le bollette, le tasse.. Non mi resta più nulla.. Il mio cibo sono gli avanzi del mercato, quello che i negozianti buttano, diventa la mia cena o il mio pranzo.. Non chiedo molto.. mi piacerebbe che prima di dare 45€ al giorno ai profughi, lo stato pensasse ai suoi cittadini.. solo questo...
Jessica, 23 anni di Milano
Sono una ragazza madre, sola, senza un compagno e senza i genitori.. La mia vita è la mia piccola Beatrice che oggi compie 3 anni.. Vivo in un monolocale in affitto, ho fatto domanda per le case popolari ma li la priorità ce l'hanno gli immigrati e le loro famiglie numerose.. Vorrei lavorare, ma non ho nessuno che possa guardare la mia piccola.. Nell'asilo nido pubblico non c'è posto per noi.. Per vivere vendo il mio corpo.. La mia bambina dorme in bagno, io mi prostituisco nella stanza accanto.. Non è certo una soluzione definitiva, mi faccio schifo da sola, ma almeno riesco a pagare le spese.. Ho paura.. non vedo luce in fondo a questo tunnel.. ho pensato più volte al suicidio.. ma poi guardo la mia piccola.. vado avanti per lei.. No voglio soldi, non voglio l'elemosina di nessuno.. Vorrei un lavoro normale e un'aiuto per far crescere serenamente la mia bambina.. dovrebbe essere un mio diritto..
Bruno, 43 anni di Pordenone
Ho lavorato in proprio per più di vent'anni, ho fatto tanti sacrifici, ho pagato migliaia di euro di tasse e contributi, lo stato mi ha sempre messo i bastoni tra le ruote, non è mai stato un'amico.. La burocrazia mi ha portato via giornate intere di lavoro, nel tempo ho dovuto licenziare i ragazzi a cui davo lavoro.. Uno all'anno.. le tasse, le spese e la crisi mi hanno costretto a lasciarli tutti a casa.. Adesso tocca a me.. L'Ultima mazzata degli studi di settore mi ha messo in ginocchio.. lo stato mi chiede 40000€.. io non li ho mai visti.. Equitalia mi sta col fiato sul collo.. il 2014 lo inizierò da disoccupato e pignorato..
Vorrei solo che lo stato mi lasciasse lavorare in pace.. Vorrei che il fisco fosse più equo..
Maristella, 30 anni di Brindisi
Sono una mamma di tre splendidi bambini, moglie di un gran lavoratore che da sempre si fa in quattro per tutti noi.. Vorrei che lo stato che sempre è buono e solidale con immigrati e delinquenti, una volta tanto pensasse anche alle normali famiglie italiane che più di chiunque altro stanno pagando il prezzo della crisi.
Davide, 29 anni di Mondovì
Ho una piccola impresa artigiana, sono un lavoratore autonomo. Nel 2013 il 95% dei miei ricavi è finito in tasse e spese varie.. Non ce la faccio più..
Ogni giorno vedo sbarcare decine di clandestini giù a Lampedusa, mi chiedo a che servono, chi gli darà da mangiare, come faranno a sopravvivere laddove non è più possibile nemmeno per i residenti.. Non trovo risposte.. poi mi arriva l'ennesima cartella esattoriale e capisco.. Sarò io a pagare per tutto questo.. La rabbia mi pervade.. Se le cose non cambieranno, chiuderò e andrò all'estero.. a malincuore.. lascerò la mia Patria in mano allo straniero..
Miriam, 27 anni di Genova
Avevo 25 anni quando sono stata stuprata. Loro erano in tre, tutti negri, tutti senza documenti, tutti clandestini e tutti ospiti fissi alla mensa della Caritas..
Sono passati due anni.. quasi tre.. ho ancora negli occhi i loro sguardi pieni d'odio e rancore.. Ogni volta che un criminale riceve uno sconto sulla pena, ogni volta che un barcone pieno di questa gente sbarca sulle coste di questo paese.. mi si gela il sangue nelle vene..
Vorrei che lo stato tutelasse di più la sua gente.. vorrei vivere tranquilla.. almeno in casa mia..
Queste sono solo alcune testimonianze, un piccolo estratto di centinaia di lettere e messaggi di questo tipo. "La Zanzara del Web" è la voce degli italiani, di quelli veri, senza censura e senza padroni. Raccontiamo senza Paura le loro storie, anche le più tragiche, anche quando il pensiero unico ci dice che sono argomenti scomodi. Ogni giorno riceviamo decine di queste missive, decine di italiani che chiedono aiuto, decine di nostri concittadini che nessuno ascolta più.. Vogliamo andare in controtendenza.. Mentre gli altri tacciono e oscurano la verità, noi parliamo, noi siamo dalla parte della nostra gente.. Difficilmente uno come Giorgio Napolitano, darebbe voce a queste persone, troppo scomode, troppo vere.. A noi non interessa.. E' giusto che tutti sappiano.. Inizia il 2014.. un'altro anno all'insegna della voce degli Italiani di cui nessuno parla..
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