domenica 15 dicembre 2013

Forconi, Partito Pirata: Di Stefano detenuto politico

I pirati accusano il Governo di politiche repressive

Roma - “La democrazia in Italia non esiste piu' da tempo”. Cosi' il leader del Partito Pirata, Marco Manuel Marsili, commenta le reazione del Governo e delle Forze dell’ordine alle manifestazioni pacifiche di questi giorni.

“L’arresto del vicepresidente di Casapound, Simone Di Stefano, si inquadra nella nuova strategia antidemocratica dello Stato, tendente a sopprimere sul nascere qualsiasi tentativo di protesta” prosegue Marsili.

“Di Stefano e' da considerarsi, a tutti gli effetti, un prigioniero politico, come molti altri, per i quali chiediamo l’immediata liberazione, a prescindere dalle differenze ideologiche” continua il leader dei pirati, che rammenta che anche esponenti del movimento sono in carcere in attesa di giudizio per reati politici.

“Siamo al paradosso neolinguistico del ministro dell’Interno Alfano, che evoca atti di ‘ribellismo’ per giustificare la repressione e la soppressione di ogni garanzia liberale“.

“Noi saremo sempre a fianco del popolo e di coloro che manifestano pacificamente contro questo Stato e questa Europa, servi delle banche e della finanza internazionale” conclude Marsili.

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