Il 10 febbraio di ogni anno si celebra, per legge dello Stato, il Giorno del Ricordo dei martiri delle Foibe e dell’esodo di 350.000 italiani dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia.
Le Foibe sono cavità carsiche nelle quale furono buttati i corpi di oltre 10.000 italiani uccisi dall’odio etnico e politico dei partigiani comunisti jugoslavi tra il 1943 e il 1945. Colpevoli solo di essere italiani e di amare la loro Patria, questi martiri sono stati ignorati per oltre 60 anni e così pure i luoghi in cui furono uccise che, oltretutto, si trovano per lo più in territori che ora appartengono alle repubbliche di Slovenia e di Croazia.
Tra questi. Il più celebre, è la Foiba di Basovizza, sulla quale è stato eretto un monumento. Anche questo monumento però, come molti altri cippi, lapidi e monumenti funebri che ricordano gli italiani uccisi sul confine orientale sono stati quasi totalmente abbandonati dalle autorità italiane, quando non divelti o distrutti dalle quelle slovene e croate.
Per questo Memento, aderisce alle iniziative promosse dall’associazione degli esuli Ades (delegazione di Monza e Brianza) non solo per mantenere vivo il Ricordo, ma anche per far conoscere e,possibilmente, per ripristinare i luoghi in cui fu perpetrato il genocidio delle popolazioni italiane.
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